Giulio Petrella

About Giulio Petrella

Artista

Ha svolto attività concertistica come solista, camerista e continuista sui palchi, fra gli altri, del Piccolo Teatro di Milano, di Serate Musicali, dell’Accademia Teatro alla Scala e di diversi Conservatori italiani. Nel 2023 fonda con il fratello Diego l’Associazione di promozione sociale Teatro magico, della quale è presidente e direttore artistico.

Nel 2023 Giulio Petrella è coinvolto in quanto chitarrista nella produzione del Barbiere di Siviglia del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2021 registra in veste di solista il III Concerto di Ennio Morricone per chitarra, marimba e orchestra, con l’ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala diretto dal M° Marco Angius, presso il Teatro alla Scala. Dal 2018 al 2020 lavora come responsabile delle relazioni internazionali per il festival friulano di musica folk Folkintour; nello stesso periodo svolge l’attività professionale di tecnico del suono presso Reclab Studios e dal vivo come fonico di palco per Omar Pedrini.

 


Il Progetto

Raccolta di pietra e sabbia. Preparazione della distrazione

Raccolta di pietra e sabbia è uno spettacolo eterogeneo che impegna l’attenzione dell’uditorio in un gioco di dubbi e incertezze, distogliendola dalle imposizioni delle consuete prassi da palcoscenico. L’ensemble percorre dei precisi schemi narrativo-musicali che si articolano attraverso diversi repertori e pratiche (dal 1400 alla contemporanea appositamente concepita), avvalendosi di musicisti, compositori, costumisti, tecnici audio e video.
Ogni nuova realizzazione di Raccolta di pietra e sabbia evoca uno scenario simile a quello descritto dal monaco Mujū in “Shasekishu” (XIII sec.), da cui il progetto prende il nome: una raccolta serendipica di materiali musicali elementari, variamente combinati perché scatenino intuizioni inattese e distratte nel loro fruitore.

“ La vera via passa per una corda che non è tesa in alto, ma appena al di sopra del suolo. Sembra destinata a far inciampare più che essere percorsa.” Aforismi di Zürau, Franz Kafka